Medio Oriente: La Strategia del Terrore
Grandagolo - Pangea
Come un incendio che si propaga autoalimentandosi, la guerra condotta da Israele in Medio Oriente continua a espandersi. A Gaza proseguono gli attacchi aerei e terrestri, che hanno reso questo territorio inabitabile provocando oltre 50.000 morti, tra cui circa 20.000 bambini, e oltre 100.000 feriti in gran parte destinati a morire perché Israele ha distrutto gli ospedali. Incalcolabile il numero di morti provocati da Israele privando la popolazione palestinese di cibo, acqua potabile e medicine.
Contemporaneamente Israele sta “ridisegnando” la Cisgiordania, demolendo intere sue parti con i bulldozer, uccidendo e terrorizzando la popolazione con continui rastrellamenti. Si contano già circa 1.000 morti e 6.000 feriti tra i civili. Con un metodico genocidio, condannato dalla Corte Internazionale di Giustizia dell’ONU, Israele sta demolendo i Territori occupati che costituiscono lo Stato palestinese. Lo fa impunemente perché è sostenuto politicamente e militarmente dagli Stati Uniti e dalla NATO. La guerra condotta da Israele sta ora investendo il Libano: prima gli attacchi mirati a capi politici e militari degli Hezbollah, quindi la strage con cercapersone e walkie-talkies esplosivi, seguita da attacchi aerei e terrestri indiscriminati, in cui vengono usati anche proiettili al fosforo bianco contro insediamenti civili.
Il bilancio è di oltre 700 morti in quattro giorni. Particolarmente grave per le sue implicazioni è l’attacco terroristico con cercapersone e walkie–talkies esplosivi. “Israele ha costruito un moderno cavallo di Troia”, titola il New York Times, ricostruendo nelle linee essenziali il piano attuato dai servizi segreti israeliani: hanno usato una società con sede in Ungheria, la B.A.C. Consulting, che aveva l’incarico di produrre i dispositivi per conto di una società taiwanese. Insieme a quelli ordinari sono stati prodotti cercapersone e walkie-talkies dotati di batterie contenenti un potente esplosivo. Essi hanno cominciato ad essere spediti agli Hezbollah in Libano nel 2022. Sono stati fatti esplodere il 17 e 18 settembre, provocando decine di morti e migliaia di feriti gravi anche tra le persone che si trovavano accanto.
Le conseguenze di questo attacco terroristico compiuto da Israele vanno al di à del contesto in cui si è svolto. A questo punto l’intera rete mondiale di fabbricazione e distribuzione di prodotti elettronici – tra cui cellulari, tablet, computer – può essere usata da chiunque per attentati terroristici di matrice politica o criminale. Molti produttori di elettronica esternalizzano la fabbricazione dei componenti, il che rende difficile tracciare e verificare la provenienza di ogni singolo pezzo del prodotto finale. Ciascun prodotto, quindi può essere trasformato in un’arma letale.
Manlio Dinucci
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