Si intensifica il bombardamento mediatico con le armi di distrazione di massa. Pochi giorni fa la Polonia annuncia di essere stata colpita da due missili russi, i grandi media diffondono la notizia, scatta l’allarme, Mosca comunica che è un falso ma nessuno l’ascolta. Infine la NATO ammette che l’incidente è stato causato da un missile ucraino, ma il gioco ormai è fatto.
Altra arma di distrazione di massa la notizia data dal quotidiano britannico Mirror: il filosofo russo Alexander Dugin ha chiesto che il presidente Putin venga rovesciato e ucciso. I grandi media diffondono la notizia su scala mondiale, poi arriva la sconferma di Dugin ma viene sostanzialmente ignorata.
Nella guerra mediatica si distingue il nostro mainstream che, mentre diffonde queste ed altre colossali fake news, nasconde importanti notizie provenienti da fonti ufficiali, tipo:la quantità di armi e munizioni che NATO e UE forniscono all’Ucraina è tale da rendere necessaria la ricostituzione delle scorte con un enorme costo in denaro pubblico.
La stessa tecnica viene usata nei resoconti di eventi internazionali, come l’incontro al G20 tra il presidente Biden e il presidente cinese Xi.Ci si limita a riportare le parole di Biden che l’incontro con Xi è stato “aperto e sincero”, ma si nasconde il fatto che, nella NationalDefense Strategy 2022, gli Stati Uniti dichiarano di essere “pronti a prevalere in un conflitto, dando la priorità alla sfida della Cina nella regione dell’Indo-Pacifico, quindialla sfida della Russia in Europa”.
Dal massimo documento strategico statunitense emerge il quadro di un mondo che si avvicina al baratro della guerra nucleare, spinto da un Occidente sempre più minoritario, disposto a tutto pur di non perdereil ruolo dominante che esercita da secoli. Tutto questo, però, è nascosto sotto la cappa del silenzio mediatico.
Manlio Dinucci est géographe et journaliste. Il a une chronique hebdomadaire “L’art de la guerre” au quotidien italien il manifesto. Parmi ses derniers livres: Geocommunity (en trois tomes) Ed. Zanichelli 2013; Geolaboratorio, Ed. Zanichelli 2014;Se dici guerra…, Ed. Kappa Vu 2014.
Disclaimer: The contents of this article are of sole responsibility of the author(s). The Centre for Research on Globalization will not be responsible for any inaccurate or incorrect statement in this article. The Centre of Research on Globalization grants permission to cross-post Global Research articles on community internet sites as long the source and copyright are acknowledged together with a hyperlink to the original Global Research article. For publication of Global Research articles in print or other forms including commercial internet sites, contact: [email protected]
www.globalresearch.ca contains copyrighted material the use of which has not always been specifically authorized by the copyright owner. We are making such material available to our readers under the provisions of "fair use" in an effort to advance a better understanding of political, economic and social issues. The material on this site is distributed without profit to those who have expressed a prior interest in receiving it for research and educational purposes. If you wish to use copyrighted material for purposes other than "fair use" you must request permission from the
copyright owner.