L’ingerenza dell’Occidente nelle elezioni iraniane
Gli Stati Uniti non hanno lezioni da dare a nessuno. Hanno causato torti irreparabili all’umanità nel suo insieme e continuano a dettare le regole di condotta della gouvernance mondiale in funzione dei loro interessi. Scatenano una guerra permanente contro quelli che si oppongono a tali regole ed è quello che stanno facendo nei confronti dell’Iran. Le vive reazioni da parte degli Occidentali a fronte dei risultati delle elezioni presidenziali iraniane e le reiterate dichiarazioni di frode e di ingiustizia hanno gli obiettivi della destabilizzazione del paese e della creazione di condizioni che possano permettere di giustificare un intervento armato.
Nell’attuale contesto geopolitico del Medio Oriente, una tale operazione sembra sempre più probabile, perché il controllo della repubblica islamica è stato iscritto da parecchi anni nell’agenda degli interventi militari degli Stati Uniti. Non bisogna dimenticare che piani di guerra contro l’Iran sono stati preparati e, come da noi già menzionato (http://www.mondialisation.ca/index.php?context=va&aid=12533 ), basta creare il momentum favorevole allo scatenarsi delle ostilità ed una guerra di propaganda contro il regime iraniano è certamente il mezzo per arrivarci abbastanza facilmente. In effetti, la fittizia presenza delle armi di distruzione di massa in Iraq facilitò grandemente la preparazione di quella guerra d’occupazione scatenata nel 2003.
Se la rielezione del presidente dell’Iran è effettivamente il risultato di un broglio, spetta agli Iraniani individuare i modi per far valere i loro più fondamentali diritti in questa materia e non è certo un affare dei paesi occidentali le cui democrazie sono da alcuni anni piuttosto vacillanti per suggerire le azioni da porre.
Il Medio Oriente. Un’autentica polveriera.
È certo che per l’Iran desideriamo la pace come per tutto l’insieme del Medio Oriente. Sfortunatamente, la situazione generale sembra sempre più assimilabile ad una polveriera. Nel 1991, durante la guerra del Golfo, i paesi del Medio Oriente erano grandemente militarizzati con la presenza di circa quattro milioni di effettivi in armi, 23.355 carri d’assalto e più di 3.400 aerei da combattimento. Oggi, gli effettivi sono circa gli stessi, ma sul campo gli equipaggiamenti sarebbero molto più importanti con 45.000 veicoli da combattimento e 4.130 aerei bombardieri (il 14,7% del totale mondiale) (http://www.strategypage.com/fyeo/howtomakewar/databases/armies/m.asp). Tutti questi elementi sono stati interpretati come necessari al fine di mantenere un equilibrio strategico nella regione pur garantendosi la supremazia militare di Israele. Gran parte di questi dispositivi è stata utilizzata nel corso delle guerre che hanno imperversato nella regione negli ultimi vent’anni causando considerevoli danni nelle società colpite : «Dodicimila miliardi di dollari, ecco la somma esorbitante perduta in seguito alle guerre che insanguinano l’insieme del Medio Oriente dal 1991.” Questa constatazione in numeri fa parte di uno studio inedito presentato il 23 gennaio di quest’anno al Palazzo delle Nazioni dal Centro di politica di sicurezza di Ginevra (http://www.droitshumains-geneve.info/Le-prix-des-guerres-au-Moyen,4054).
Nel corso degli ultimi anni, l’Iran ha aumentato considerevolmente le sue forze militari sull’esempio di altre potenze di questa regione come la Turchia e l’Egitto. Ora l’Iran disporrebbe di 350 aerei da combattimento alcuni dei quali possono percorrere fino a 3.000 chilometro senza bisogno di rifornimento e gli Israeliani ritengono che la repubblica islamica costituisca una crescente minaccia alla loro sicurezza, poiché Israele è situato a 1.000 chilometri dall’Iran (http://www.cyberpresse.ca/international/200809/08/01-667205-liran-dit-posseder-des-avions-de-combat-capables-de-voler-3000-km.php ). Questo timore diventa una fobia quando si fa loro credere che quel paese dispone già di armamenti nucleari.
L’eccessivo armamento di questa regione, le tensioni in crescita tra certi Stati ed una campagna di destabilizzazione dell’Iran possono essere degli elementi scatenanti di operazioni militari che possono infiammare tutta la regine. È importante ricordare che due terzi delle riserve mondiali di petrolio si trovano in questa regione e che questa sostanza è ancora essenziale per il funzionamento del complesso militare-industriale del pianeta. Sono in gioco interessi cruciali ed è facile comprendere che niente viene trascurato per salvaguardarli.
Citazioni
AFP. 2008. L’Iran dit posséder des avions de combat capables de voler 3000 km. Cyberpresse. 17 agosto 2008. In linea: http://www.cyberpresse.ca/international/200809/08/01-667205-liran-dit-posseder-des-avions-de-combat-capables-de-voler-3000-km.php
BLUM, William. 2009. La grande, internationale, démoniaque et vraiment effrayante menace iranienne. Montréal, Centre de recherche sur la mondialisation (CRM). 9 giugno 2009. In linea : http://www.mondialisation.ca/index.php?context=va&aid=13909
DUFOUR, Jules. 2007. Le réseau mondial des bases militaires américaines. Les fondements de la terreur des peuples ou les maillons d’un filet qui emprisonne l’humanité. Centre de recherche sur la mondialisation (CRM). 10 aprilel 2007.
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http://www.mondialisation.ca/index.php?context=viewArticle&code=DUF20070409&articleId=5314
DUFOUR, Jules. 2009. http://www.mondialisation.ca/index.php?context=va&aid=12533″>Une guerre mondiale au secours de l’Empire américain. Montréal, Centre de recherche sur la mondialisation (CRM). 3 marzo 2009.
In linea: http://www.mondialisation.ca/index.php?context=va&aid=12533
DUFOUR, Jules. 2009. Le grand réarmement planétaire. Montréal, Centre de recherche sur la mondialisation (CRM). 5 maggio 2009. In linea: http://www.mondialisation.ca/index.php?context=va&aid=13162
PETRAS, James 2009. Iran : le bobard de l’ « élection volée »
La réalité de classe et la propagande impériale. Montréal, Centre de recherche sur la mondialisation (CRM). 21 giugno 2009. In linea : http://www.mondialisation.ca/index.php?context=va&aid=14037
Strategy Page. Armed forces of the World Database. Middle East Nations.
Strategy Page : http://www.strategypage.com/fyeo/howtomakewar/databases/armies/m.asp
VANN, Carole. 2009. Le prix des guerres au Moyen-Orient. Tribune des droits humains
In linea : http://www.droitshumains-geneve.info/Le-prix-des-guerres-au-Moyen,4054
Traduzione: http://www.eurasia-rivista.org/
Jules Dufour, Ph.D., è presidente dell’Association canadienne pour les Nations Unies (ACNU) /Section Saguenay-Lac-Saint-Jean, professore emerito all’Università del Québec a Chicoutimi, membro del circolo universale degli Ambasciatori della Pace, membro cavaliere dell’Ordine nazionale del Québec.
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23 giugno 2009