Incendiari all’opera dall’Europa al Medioriente

Grandangolo – Pangea

Una settimana dopo aver graziato due tacchini nel giorno del Ringraziamento, il presidente Biden ha graziato suo figlio Hunter.  Hunter Biden è stato condannato per aver mentito sull’uso di droghe in un modulo federale per l’acquisto di armi nel 2018., e per avere evaso le tasse per centinaia di migliaia di dollari includendo tra le deduzioni pagamenti per escort e l’iscrizione a un sex-club.  Per tali reati il Presidente suo padre gli ha concesso una grazia piena e incondizionata.  Ciò ha suscitato critiche   anche nel Partito Democratico.  Nessuno però parla dei ben più gravi affari sporchi in cui ha avuto un ruolo di primo piano Hunter Biden.

Nel 2014, dopo il colpo di stato di Piazza Maidan in Ucraina, egli entra a far parte a far parte del consiglio di amministrazione di una società creata da un magnate del gas, un ex ministro ucraino, che cerca di rifarsi un’immagine mentre è alle prese con un’indagine internazionale per riciclaggio di denaro.  Mettendo nel consiglio di amministrazione e pagando lautamente il figlio di Joe Biden, in quel periodo vicepresidente dell’Amministrazione Obama, il magnate si procura una efficace copertura ai suoi oscuri affari. 

Molto più grave è il ruolo svolto da Hunter Biden nella creazione in Ucraina di una rete statunitense di biolaboratori promossi e finanziati dal Pentagono. Prove inconfutabili emergono da un’inchiesta pubblicata il 24 marzo 2022 da The National Pulse, centro statunitense di giornalismo investigativo con sede a Washington:

“La società Rosemont Seneca Technology Partners (RSTP), di cui sono amministratori delegati Hunter Biden e Christopher Heinz, figliastro di John Kerry, già segretario di Stato dell’amministrazione Obama, ha nel proprio portafoglio la Metabiota – società con sede a San Francisco, il cui scopo dichiarato è rilevare, tracciare e analizzare le malattie infettive emergenti, lavorando a stretto contatto con il National Institute for Allergy and Infectious Disease (NIAID) di Anthony Fauci.”

“Come risulta dai contratti della Metabiota con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e i biolaboratori ucraini, la Metabiota ha ricevuto nel 2014 una sovvenzione di 18,4 milioni di dollari per progetti di ricerca in Ucraina tra cui quelli che isolano ceppi di agenti patogeni mortali come il virus della peste suina africana. Ricercatori di Metabiota e di tre istituti con sede in Ucraina hanno effettuato la sequenza completa del genoma di un virus virulento della peste suina africana da un maiale domestico in Ucraina”.

Come dimostra anche una documentata indagine condotta dalla Federazione Russa, non è credibile che gli oltre 30 biolaboratori creati direttamente e indirettamente dagli Stati Uniti in Ucraina avessero lo scopo di compiere ricerche su virus mortali per proteggere da essi la popolazione ucraina. Se fosse stato così non sarebbero stati necessari oltre trenta laboratori e, se lo scopo fosse stato civile, non sarebbe stato necessario che le ricerche e sperimentazioni fossero commissionate dal Pentagono. Si dovrebbe aprire una inchiesta internazionale sulle attività dei biolaboratori in Ucraina, parte degli oltre 300 biolaboratori creati dagli USA in 36 paesi del mondo.

Quale sia la verità lo ha detto chiaramente Robert Kennedy Jr. in una intervista   a Tucker Carlson., conduttore di Fox News Channel (Agosto 2023): “Abbiamo laboratori biologici in Ucraina perché stiamo sviluppando armi biologiche. Queste armi biologiche utilizzano tutti i tipi di nuova biologia sintetica, tecniche di ingegneria genetica che non erano disponibili per la generazione precedente”.

Su questo sfondo non c’è da stupirsi della notizia pubblicata dal giornale ucraino Kyiv Post: i gruppi islamisti già affiliati ad Al Qaeda, che hanno occupato Aleppo in Siria, sono stati addestrati dalle forze speciali del gruppo Khimik della Direzione dell’Intelligence ucraina. Ciò conferma che, nel quadro della strategia USA-NATO, lo scenario bellico ucraino è collegato a quello mediorientale, dove la guerra si sta estendendo a Libano e Siria, mentre Israele sta costruendo basi militari sul territorio di Gaza e si sta impadronendo della Cisgiordania per cancellare definitivamente lo Stato di Palestina. 

Manlio Dinucci

 

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Articles by: Manlio Dinucci

About the author:

Manlio Dinucci est géographe et journaliste. Il a une chronique hebdomadaire “L’art de la guerre” au quotidien italien il manifesto. Parmi ses derniers livres: Geocommunity (en trois tomes) Ed. Zanichelli 2013; Geolaboratorio, Ed. Zanichelli 2014;Se dici guerra…, Ed. Kappa Vu 2014.

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