L’Unione Europea sta dando all’Ucraina 5 miliardi di euro di assistenza macrofinanziaria eccezionale. Altri 9 miliardi sono stati forniti dalla campagna di raccolta fondi promossa dalla UE. Non bastano però a coprire il buco di bilancio: Zelenski chiede immediatamente altri 55 miliardi di euro. USA e EU hanno giù donato a Kiev 100 miliardi di euro di forniture militari. Si aggiungono altri miliardi spesi dalla UE per l’addestramento e armamento delle forze ucraine, più quelli spesi allo stesso scopo da singoli paesi della EU. Negli Stati Uniti sta passando al Senato una legge che consente al Pentagono di acquistare, senza specifica autorizzazione del Congresso, enormi quantità di armi per l’Ucraina direttamente dalle industrie belliche: un business colossale per il complesso militare industriale, che accrescerà ulteriormente i suoi profitti con il Piano decennale della NATO di armare l’Ucraina riconvertendo la sua industria bellica.
Questi enormi fondi, provenienti direttamente e indirettamente dalle nostre tasche, servono ad alimentare la guerra nel cuore dell’Europa. I rischi sono crescenti. Si sta svolgendo in Europa l’esercitazione NATO di guerra nucleare diretta contro la Russia: vi partecipano sotto comando USA 14 Paesi con 60 aerei, tra cui i caccia F-35 da attacco nucleare, compresi quelli italiani, che tra poco saranno armati delle nuove bombe nucleari USA B61-12, e i bombardieri strategici B-52 degli Stati Uniti armati di missili nucleari da crociera.
Contemporaneamente, il più importante rapporto strategico pubblicato in questi giorni dalla Casa Bianca – “Strategia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti d’America” – non lascia dubbi sul fine perseguito da Washington: “In tutto il mondo, il bisogno della leadership americana è più grande che mai.Le nostre forze armate sono le più forti che il mondo abbia mai conosciuto. L’America non esiterà a usare la forza quando sarà necessario per difendere i nostri interessi nazionali”.
Manlio Dinucci est géographe et journaliste. Il a une chronique hebdomadaire “L’art de la guerre” au quotidien italien il manifesto. Parmi ses derniers livres: Geocommunity (en trois tomes) Ed. Zanichelli 2013; Geolaboratorio, Ed. Zanichelli 2014;Se dici guerra…, Ed. Kappa Vu 2014.
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