L’ “Accordo sulla cooperazione per la sicurezza” tra Italia e Ucraina, siglato a Kiev dalla premier Meloni e dal presidente Zelensky, non è una formale dichiarazione, ma un vero proprio patto militare che rende l’Italia paese belligerante nella guerra contro la Russia.
Il patto impegna l’Italia a fornire altri armamenti a Kiev e ad addestrare le sue truppe secondo le procedure operative della NATO. Non solo. Il patto stabilisce che “In caso di futuro attacco armato russo contro l’Ucraina, Italia e Ucraina si consulteranno entro 24 ore per determinare le misure necessarie per contrastare l’aggressione e l’Italia fornirà all’Ucraina un sostegno rapido nel campo della Difesa.”
Poiché il presidente francese Macron ha annunciato che i paesi europei della NATO potrebbero inviare proprie truppe in Ucraina contro la Russia, c’è la concreta possibilità che lo faccia anche l’Italia portandoci direttamente in guerra contro la Russia. Inascoltata la voce di Mosca, la quale avverte che in tal caso ci sarebbe uno scontro diretto tra forze della NATO e forze della Russia, entrambe dotate di armi nucleari.
In tale situazione si svolge “la guerra delle spie”. Come dimostra una importante inchiesta del New York Times, la CIA ha costruito una propria vasta rete in Ucraina e in altri paesi europei. Essa addestra agenti ucraini a come assumere false identità e a “stanare le spie russe in altri paesi! Il programma è stato chiamato Operazione Goldfish. Gli agenti dell’Operazione Goldfish sono stati dislocati in 12 nuove basi operative lungo il confine russo, collegate a due nuove basi segrete di spionaggio elettronico.
Nello stesso quadro rientra quanto ha dichiarato Zelensky: “Meloni è con noi ma in Italia troppi pro-Putin”. Zelensky annuncia quindi: “Stiamo preparando una lista – non solo riguardo all’Italia – sui propagandisti russi. È una lunga lista e vogliamo presentarla alla Commissione Europea, al Parlamento Europeo, ai leader della UE”. Tra non molto quindi Zelensky consegnerà alla Meloni la lista di proscrizione dei “pro-Putin”, redatta dalla CIA.
Manlio Dinucci est géographe et journaliste. Il a une chronique hebdomadaire “L’art de la guerre” au quotidien italien il manifesto. Parmi ses derniers livres: Geocommunity (en trois tomes) Ed. Zanichelli 2013; Geolaboratorio, Ed. Zanichelli 2014;Se dici guerra…, Ed. Kappa Vu 2014.
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