Grandi Manovre di Governo
Biden chiude in bellezza la sua presidenza conferendo la più alta onorificenza – la Medaglia della Libertà – a Hillary Clinton e George Soros, ossia a coloro che più si sono adoperati per far scoppiare nel cuore dell’Europa la guerra tra NATO e Russia tramite l’Ucraina. Biden fornisce inoltre a Kiev altri 6 miliardi di dollari per continuare la guerra.
Trump, che tra poco assumerà la Presidenza degli Stati Uniti, dovrebbe aprire un negoziato con Mosca come si è impegnato a fare durante la campagna elettorale. La situazione è però molto complessa. A Washington e nelle capitali europee circola il progetto che, se fosse concordato con la Russia un cessate-il-fuoco, verrebbe inviata in Ucraina una forza europea di peacekeeping. Tale forza, il cui numero potrebbe ammontare a 100 mila soldati, sarebbe fornita da Francia, Germania, Italia e Polonia in veste di membri della UE ma di fatto membri della NATO, e dalla Gran Bretagna membro della NATO.
Comunque si evolverà la situazione, è certo che i paesi europei della NATO dovranno aumentare ulteriormente la spesa militare. Essa è già cresciuta (al netto dell’inflazione) da 250 miliardi di dollari nel 2014 a 450 miliardi nel 2024. Ora Trump vuole che i paesi europei della NATO aumentino la spesa dal 2% del PIL al 5% del PIL.
La spesa militare annua dell’Italia, in base ai dati forniti dalla NATO, è salita nel 2024 a circa 32 miliardi di euro. Ciò significa che il Governo italiano ha speso nel 2024, in denaro pubblico, a fini militari più di quanto ha stanziato per la manovra di governo: 30 miliardi di euro per interventi su fisco, pensioni, famiglia e casa e per finanziare progetti come quello del Ponte sullo Stretto. Se la spesa militare italiana dovesse salire al 5% del PIL, essa passerebbe in media dagli attuali 90 milioni di euro al giorno a 290 milioni di euro al giorno., con ulteriori drastici tagli alle spese sociali a partire da Sanità e Scuola.
Al colossale aumento della spesa militare si aggiunge la crisi che colpisce le maggiori economie europee da quando NATO e UE hanno bloccato l’importazione di gas russo a basso prezzo. Esso è stato in gran parte sostituito da GNL (gas naturale liquefatto) statunitense molto più caro. “Ho detto all’Unione Europea – ha scritto Trump – che deve colmare il suo enorme deficit con gli Stati Uniti acquistando su larga scala il nostro petrolio e il nostro gas. Altrimenti, sono dazi a tutto spiano”. Dopo che gli Stati Uniti hanno sabotato il gasdotto Nord Stream che portava gas russo in Europa e impedito che venisse riattivato, un uomo d’affari statunitense sta cercando di acquisire la società proprietaria del Nord Stream, in fallimento, dichiarando che “l’acquisizione del Nord Stream de-russifica la rete di gasdotti e la pone sotto il controllo statunitense”. Tale operazione, mirante a riaprire il Nord Stream dando agli Stati Uniti il controllo delle importazioni europee di gas russo, è facilitata dai governi dei paesi europei membri della NATO e della UE, che continuano ad alimentare la guerra, presentando la Russia quale minaccioso nemico che si prepara ad attaccare l’Europa.
Manlio Dinucci
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