Blindati Italiani nell’incursione in Russia mentre la Leonardo Fabbrica Armi Nucleari

Grandangolo – Pangea

La guerra contro la Russia è entrata in una nuova e più pericolosa fase con l’incursione di forze ucraine nella regione russa del Kursk. Il New York Times la definisce “la più grande incursione straniera in Russia dalla Seconda Guerra Mondiale”, ossia da quando la Russia fu invasa dalla Germania nazista e dai suoi alleati con in prima fila l’Italia. Il mainstream politico-mediatico la presenta come una brillante mossa strategica di Kiev per allentare la crescente pressione russa sul fronte del Donbass.

Nasconde quindi le pesanti perdite, in termini di mezzi corazzati e uomini, che le forze ucraine stanno subendo da quelle russe nel Kursk.

L’incursione di forze ucraine in questa regione russa è stata in realtà pianificata e organizzata dai comandi USA-NATO con uno scopo strategico ben più ampio. Hanno concentrato l’attacco in una zona di confine presidiata solo da giovani soldati di leva e guardie di frontiera, che non hanno potuto reggere all’improvviso assalto di carri armati e artiglieria.  La rapida conquista di circa 1.000 chilometri quadrati di territorio russo, la cattura di oltre 300 soldati di leva, la distruzione di tre importanti ponti con missili USA, i crescenti attacchi di droni in profondità fin nella regione di Mosca, mirano a un obiettivo non semplicemente territoriale: seminare in Russia sfiducia sulla capacità del Governo e dello stesso Presidente Putin di garantire la sicurezza del Paese così da indebolire il fronte interno di resistenza. Ciò avviene nel momento in cui USA e NATO intensificano lo schieramento di armi nucleari a raggio intermedio a ridosso del territorio russo e viene alla luce una “strategia nucleare segreta”: in un documento classificato – di cui dà notizia il New York Times – “il presidente Biden ha ordinato alle forze statunitensi di prepararsi a possibili scontri nucleari coordinati con Russia, Cina e Corea del Nord.”

La partecipazione italiana a questa catastrofica strategia di guerra è di gran lunga maggiore di quanto appaia. All’incursione nel territorio russo del Kursk partecipano blindati italiani [foto], che il governo ha donato a Kiev assieme all’addestramento degli equipaggi. Lo conferma il video della distruzione di uno di questi blindati da parte delle forze russe nel Kursk.  L’Italia partecipa anche alla preparazione della guerra nucleare: violando il Trattato di Non-Proliferazione, non solo schiera sul proprio territorio e si prepara a usare bombe nucleari statunitensi, ma tramite la Leonardo costruisce missili nucleari per l’arsenale francese.

Manlio Dinucci

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Articles by: Manlio Dinucci

About the author:

Manlio Dinucci est géographe et journaliste. Il a une chronique hebdomadaire “L’art de la guerre” au quotidien italien il manifesto. Parmi ses derniers livres: Geocommunity (en trois tomes) Ed. Zanichelli 2013; Geolaboratorio, Ed. Zanichelli 2014;Se dici guerra…, Ed. Kappa Vu 2014.

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